lunedì 31 agosto 2009

DEDICATO AI MIEI SUPPORTERS!


Cari Enzo e Valerio , dopo tanto tempo ho riaperto il BLOG..... SOLO PER VOI così potrete vedere le foto della gara di DOMENICA

sabato 29 novembre 2008

Staffetta degli auguri !!!


Vi rimando al Blog di MICHELEDICORSA, per sapere tutti i dettagli di questa semplice iniziativa che però è un modo per ritrovarsi assieme alla vigilia di Natale; è un comunicato diretto ad Enzik,Pietro , GIGI eDEBORAH , Elena SCHIPPERS che correrà con me ( me lo ha promesso ), Chiara e Valerio, Fratelli schipper e amici. Vi aspettiamo numerosi e vi allego la foto della partenza dello scorso anno.

Volevo ringraziare la Famiglia Schipper ed Elena per la favolosa cena di ieri sera, complimentarmi sempre con Elena per la sua seconda laurea, ringraziare tutti gli amici che si sono riuniti ieri sera per una piacevole serata in compagnia.

sabato 8 novembre 2008

POVEGLIANO.

Ciao a tutti , allora l' appuntamento per i podisti seri è a Povegliano per una 15.5 km sul piano ; Naturalmente partenza alle 08.30 , mentre gli atleti del Team Franke che parteciperanno alla maratona di Firenze compieranno due giri del lungo per un totale di 30 km.
Vi aspetto numerosi , ma chi viene ?

mercoledì 5 novembre 2008

IL MURO DEL 30° KM !


IL "MURO" DEL 30° CHILOMETRO .Non esiste atleta che pratichi la corsa di resistenza che non abbia sperimentato la "crisi".Secondo alcuni autori la "crisi del fondista" può definirsi come una serie di fastidi che colpiscono l’atleta tanto da fargli scadere in misura evidente l’andatura , costringendolo in molti casi ad abbandonare.La letteratura distingue diversi tipi di crisi, quelle a cui va maggiormente incontro il maratoneta possono sintetizzarsi in•
Crisi muscolare• Crisi da accumulo di acido lattico• La crisi da crampi• la crisi da disidratazione• crisi psicologica.
La crisi muscolare La crisi muscolare non risparmia il maratoneta che giunge all’appuntamento senza un’adeguata preparazione; durante la prestazione, l’atleta avverte una certa pesantezza e dolore a livello di muscoli, tendini ed articolazioni degli arti inferiori, al dolore si accompagna inesorabilmente anche una riduzione dell’efficienza muscolare.Il maratoneta doveva incrementare il carico dei suoi allenamenti, inserendo nel suo programma di preparazione non solo una maggiore quantità di lavoro estensivo, ma si rendeva necessario anche un maggior ricorso a ritmi vicini a quelli da tenere durante la maratona per un chilometraggio piuttosto consistente.la crisi da accumulo di acido lattico Di solito, il maratoneta che non ha gestito con attenzione il ritmo finisce per incontrare "la crisi da accumulo di acido lattico" tra il ventesimo ed il trentacinquesimo chilometro.La crisi muscolare è determinata da un esaurimento prematuro delle sostanze energetiche rappresentate dal glicogeno e da una presenza nei muscoli di una concentrazione di lattatoacido piuttosto elevato che ne inibisce in parte la loro funzionalità.L’organismo dell’atleta si trova così a gestire la sua gara ricorrendo ad un substrato energetico rappresentato per lo più da acidi grassi, sostanza meno pregiata del glicogeno che non permette, a parità di sforzo, di conservare un’andatura efficiente ed in spinta.La parte iniziale della gara diventa così il momento fondamentale su cui costruire la propria performance, è sempre conveniente partire con prudenza, correndo ad un’andatura più lenta di alcuni secondi nei primi cinque, dieci chilometri, si risparmieranno così preziose energiea cui l’atleta potrà attingere nella parte finale della gara.La crisi da crampi Molti maratoneti, durante la loro prestazione vengono colpiti da improvvise fitte, che a volte sono talmente insistenti da impedire all’atleta di continuare la propria prestazione. – Allenamento e Tecnica Si possono ridurre i rischi di crampi durante la gara bevendo ai vari rifornimenti non solo acqua ma anche alcune soluzioni specifiche che contengono potassio, magnesio, meglio se in forma di aspartati.A determinare l’insorgere dei crampi può contribuire in modo determinante il mancato ricorso ad una inadeguata fase di scarico nei giorni che precedono la prestazione.L’insorgere dei crampi durante la maratona può essere arginato alternando al corsa con la marcia ed eseguendo alcuni leggeri esercizi di stretching sui muscoli interessati.La crisi da disidratazione Nel caso in cui il maratoneta incappa in una giornata piuttosto calda con elevato tasso di umidità, può incorrere a crisi da calore determinate da un eccessivo innalzamento della temperatura corporea o da crisi di idratazione.Egli potrà difendersi ricorrendo ad una serie di accorgimenti:• dovrà bere molto ad ogni rifornimento.• bagnare il capo e buona parte del corpo ad ogni spugnaggio per aiutare l’organismo a mantenere non elevata la temperatura corporea.• l’abbigliamento dovrà essere ridotto al minimo ed è bene riparare il capo con un berretto.Crisi psicologica Se non si è troppo motivati, si ha poca voglia di gareggiare e addirittura di correre,difficilmente si sarà nelle condizioni di superare la crisi che interverrà non appena la fatica diverrà più insistente per effetto dell’elevato numero dei chilometri percorsi .Al tempo stesso è altrettanto rischioso affrontare la gara eccessivamente motivati ,difficilmente l’atleta saprà liberarsi dell’ansia pre - gara che molto volte lo spinge inconsciamente a correre ad un ritmo superiore alle proprie possibilità.Molti atleti di fronte a situazioni di difficoltà gettano la spugna, ma moltissimi altri trovano nella motivazione di terminare in ogni caso la gara insperate energie che finisconoper sostenerlo sino al traguardo.Con ogni probabilità il "maratoneta caparbio" non realizzerà il suo personale ma, pur in presenza dello scadimento del gesto atletico, riuscirà a correre sino al traguardo.Nel caso in cui si è colti dalla "crisi" esistono alcuni semplici accorgimenti che non vanno sottovalutati e che aiutano l’atleta a completare la sua prestazione.1. In primo luogo sarebbe buona norma, predisporre già qualche giorno prima un piano d’emergenza nel caso in cui dovesse malauguratamente presentarsi la crisi.Meglio studiare in anticipo e con attenzione una strategia che farsi trovare impreparato durante la gara, lo scoramento e la perdita di autostima potrebbero portare il maratoneta a scegliere strategie sbagliate o addirittura alla decisione di abbandonare. Per esempio si può stabilire "a tavolino" che, se dal venticinquesimo,trentesimo chilometro si avvertisse una respirazione piuttosto affannosa o si toccasse già una frequenza vicina a 170 battiti cardiaci al minuto, si potrebbe stabilire di ridurre il ritmo di 10", in modo da riequilibrare l’equilibrio aerobico. – Allenamento e Tecnica10 102. Di fronte al sopraggiungere della crisi, mai farsi prendere dal pessimismo, il momento della crisi va visto come un’evenienza che rientra nel "gioco" dellamaratona e va accettata senza drammi. Diventa necessario spostare la propria attenzione su alcuni aspetti positivi, quali il fatto che il traguardo non è poi cosìlontano, che ad attendere l’atleta all’arrivo ci sono i familiari che, in ogni caso, lo accoglieranno con gioia, che il portare al termine una maratona anche in un tempo superiore al previsto rimane in sempre un’impresa.3. Intervenuta la crisi è necessario aumentare la "concentrazione sulla propriacorsa", fare attenzione ad accorciare il proprio passo in modo da avere una spesa energetica inferiore. Un grosso aiuto psicologico lo si ottiene anche dividendo il tragitto ancora da percorrere in tanti piccoli traguardi (tecnica del Framing),raggiunto un traguardo parziale il maratoneta ritroverà, a livello inconscio, nuova fiducia e ottimismo per la sua prestazione. – Allenamento e Tecnica11 11COME SUPERARE LE DIFFICOLTÀ DI UNA MARATONA"DIFFICILE"Nella maratona le condizioni atmosferiche ed il percorso impegnativo possono, più che in ogni altra gara del mezzofondo prolungato, vanificare gli sforzi dell’atleta che ambisce ad un risultato cronometrico che lo ripaghi degli sforzi e delle fatiche patite per giungere al top della condizione.E’ innegabile che condizioni poco favorevoli influenzeranno non poco il risultato finale,ma è altrettanto vero che sono possibili alcuni accorgimenti per limitare i "danni".• Maratona con freddo e pioggia: Prima della partenza è conveniente spalmare le gambe con creme idrorepellenti per evitare la vasocostrizione conseguente all’azione dell’acqua gelida sul corpo. Se l’asfalto dovesse risultare scivoloso evitare di allungare troppo la gamba per non incorrere nel rischio di perderle’equilibrio. Evitare di coprirsi troppo perché dopo poco gli indumenti saranno inzuppati d’acqua e di sudore che a contatto con l’aria fredda diventeranno gelidi.• Maratona con caldo umido: Cercare di bere molto nei giorni precedenti lamaratona, in tal modo aumenteranno i liquidi intercellulari all’interno delle fasce muscolari. Durante la gara bevete e rinfrescatevi ad ogni punto di ristoro anche se al momento vi sembrerà di non averne bisogno. Quando si avvertano i primi sintomi di sete e di accalora mento vuol dire che l’organismo è già in una situazione di difficoltà.• Maratona con il vento contrario: se durante la maratona soffia un vento piuttosto forte in senso contrario alla corsa, rimanere quanto più possibile nel gruppo,evitando di effettuare lunghi tratti in solitudine. Ritardare quanto più possibile il momento in cui si è deciso d’incrementare eventualmente il ritmo, poiché l’elevata resistenza all’aria rende la corsa particolarmente dispendiosa.• Maratona che presenta lunghi tratti di discesa e di salita: Nei tratti in salita accorciare il passo cercando d’incrementare la frequenza, mentre i tratti in discesa andranno affrontati senza il proposito di recuperare quanto perso in salita ma con’obiettivo di spendere il meno possibile cercando un’azione di corsa piuttostodecontratta.

martedì 4 novembre 2008

Piove, madonna come piove, senti come viene giu ... uuuu!!!!

Ciao a tutti , come dentista vorrei sottoporre alla vostra attenzione un libro che un mio collega mi ha regalato , dal titolo DENTI TOSSICI di Lorenzo Acerra; questo libro pone l' attenzione sulla problematica del rilascio di mercurio
http://it.wikipedia.org/wiki/Mercurio_(elemento)#Tossicit.C3.A0 dalle otturazioni in amalgama ( quelle scure per intenderci ) anche dopo 30 anni . I vapori di mercurio sono tossici e andrebbero a depositarsi negli organi del nostro organismo e attraverserebbero anche il filtro placentare; è causa di ridotta fertilità. L'OMS definisce queste otturazioni la fonte principale di esposizione di mercurio. Il libro tratta e descrive anche casi di persone affette da particolari patologie o allergie di tipo alimentare, che sono poi sparite una volta eliminate dal cavo orale questo tipo di otturazione. Fatemi sapere con i vostri commenti se avete bisogno di approfondimenti in merito all 'argomento in modo da potervi aiutare.

domenica 2 novembre 2008

Corsa podistica della Città Fortificata di Peschiera.


Ciao a tutti! vi trasmetto le FOTO DELLA CORSA di oggi, perchè in molti me le hanno chieste; qui potete rivedere le mitiche SCORZE RUVIDE che anche oggi mi hanno fatto una super sorpresa. Continuo ad avere problemi con l' adsl da casa mia , quindi devo sempre prendere in prestito qualche computer , come ho fatto oggi, per fortuna c' era Veronica. Una giornata bellissima ha accompagnato questa splendida manifestazione che per tutti gli organizzatori è iniziata prima delle 06.00 ; io sono arrivato alla partenza alle 07.00 e già c' era gente presa dai preparativi. Alle 07.30 ero già al parkeggio per dare una mano ma poi assieme a Claudio abbiamo rischiato di dare diverse manate in testa a qualche agitato che voleva parkeggiare come voleva lui . Alle 08.30 tutti al via e alle 08.45 al via la prima edizione della competitiva sempre sulla distanza dei 21 km , dove il primo arrivato ha fatto segnare un tempo di 1h.26 considerando le salite mozzafiato , è un risultato di tutto rispetto. Un abbraccio a tutti gli organizzatori e volontari che hanno permesso a tutti di trascorrere assieme in una giornata di sport e amicizia questa bella domenica di festa.

domenica 5 ottobre 2008

Ripresa delle attività!

Questa domenica ero impegnato nella corsa podistica di Caselle di Sommacampagna; tre percorsi , 5/9/16 km. Alla partenza incontro subito i compagni della FRANKE , Micheledicorsa, Giacomo, Enzo, Roberto e Leonardo Trivella con la moglie Cristina in dolce attesa. Questa mattina abbiamo sentito nelle mani , il primo freddo autunnale , ma la giornata di sole e il ritmo di 5' al km hanno subito scacciato questa insidia. Bella gara , anche se assieme al LEO, che gentilmente mi ha fatto compagnia fino all' arrivo , abbiamo percorso 14 km anziché 16 per un errore sul tragitto che probabilmente hanno fatto in molti perchè non ci siamo accorti di dove abbiamo tagliato. Alll' arrivo la temperatura era eccccezzionale e come premi ARENA e WURSTEL con Brioche. Complimenti all' organizzazione e vi aspetto tutti per cantare ( vedete pure il video cliccando qui a lato) al caffè NAVI in via San Paolo 5 a Verona , giovedì sera dalle ore 21 in poi !
Ciao.